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Trattamenti medicamentosi per l'osteoartrite

  • Immagine del redattore: Marcelo Garighan Mottini
    Marcelo Garighan Mottini
  • 9 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

L'osteoartrite è una malattia degenerativa articolare che colpisce principalmente la cartilagine e l'osso subcondrale. È una delle principali cause di dolore e disabilità negli adulti over 60, con un impatto significativo sulla loro qualità di vita. Con l'aumento dell'aspettativa di vita negli ultimi decenni, anche la sua importanza è aumentata.

La fisiopatologia della malattia consiste nell'invecchiamento e nella degenerazione della cartilagine articolare, inizialmente con il suo assottigliamento e successivamente con la sua erosione e alterazioni morfologiche dell'osso subcondrale.

La capacità di un'articolazione di gestire le forze applicate e di mantenere l'integrità dei tessuti può essere rappresentata da un involucro funzionale. Se viene applicato un carico eccessivo, questo involucro può rompersi, causando lesioni macrostrutturali o, quando non è sufficiente, causando una perdita di omeostasi. La regione sottoposta a carico soprafisiologico è chiamata zona di sovraccarico.

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I farmaci creati per il trattamento dell'osteoartrite sono elencati sopra:

  • Antidolorifichi

  • Antiinfiammatori non steroidei

  • Arpagosideo

  • Corticosteroidi intra-articolari

  • Colageno tipo II

  • Estratti insaponificabili di soia e avocado

  • Palmitoiletanolamida

  • Curcuma

  • Condroitina e Glicosamina

  • Acido ialuronico intra-articolare

  • Pregabalina

Purtroppo, finora non è stato trovato alcuno studio che dimostri l'efficacia dei trattamenti farmacologici nella riparazione della cartilagine. Il risultato più promettente è stato ottenuto nel 1998 con il lavoro di Henrontin, che ha dimostrato l'efficacia in vitro di estratti insaponificabili di soia e avocado. Gli altri hanno dimostrato solo un'efficacia limitata e marginale dei farmaci nel trattamento dell'osteoartrite. Ciò è dovuto in particolare alla biomeccanica del ginocchio, dove l'assottigliamento del rivestimento cartilagineo del condilo e del piatto tibiale nel compartimento interessato porta a un aumento del carico su di esso, che porta a un peggioramento accelerato della condizione. Nessun farmaco cercato è stato in grado di migliorare il rivestimento cartilagineo, limitandone l'efficacia alla biochimica del liquido sinoviale o agendo sulla catena del dolore. I trattamenti farmacologici rimangono, per ora, trattamenti complementari agli approcci chirurgici.

 
 
 

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